mercoledì 13 luglio 2011

Resoconto della NUOTATINA 2011

Dopo la prima edizione del 2010, emozionante, intensa ma interrotta prima della conclusione, una rivisitazione più tranquilla nel 2011, con l’occhio più al risotto con le rane che alla fatica sportiva!

A posteriori, avendo comunque nuotata per più di tre ore, anche se ad un ritmo molto più rilassato ( perché io tuffandomi alla partenza avevo immediatamente perso il boccaglio e mi sono trovato in difficoltà per gran parte della nuotata) mi chiedo come io avessi potuto programmare nel 2010 un percorso ben più che doppio, a parte le difficoltà puntuali che presentava.

Partiamo in 6, una bella signora ravviva il nostro gruppo, Erica Bresadola,già protagonista di diverse vogate, una new entry assoluta, Franco e un ciclista della CLASSICA, Matteo Caccia Dominioni, oltre alle tre vecchie glorie, il toscanissimo Paolo da Cannobio, il granitico Big Luciano e il comunque inossidabile vecchio sottoscritto, che ha compiuto da pochi giorni i 65 anni.











Tempo bello, il canale con un po’ di schiuma ma senza cattivi odori.
La solita meraviglia per la bellezza delle piante,dei ponti in mattoni, delle stupende libellule blu scuro lucido che ci sorvolano velocemente mentre procediamo lungo il canale.
L’acqua è decisamente più veloce dell’anno scorso e quindi ci rilassiamo a papera appoggiando il mento sul palloncino chiacchierando del più e del meno.






Io ho il mio daffare a fare foto, girare spezzoni di film, controllare la mappa plastificata e così continuo a farmi lasciare indietro dagli altri che recupero sempre a stento.








La paura di Erica, che nuota solo a rana, di essere lasciata indietro sola è presto vinta; forse si è convinta che uomini come noi non lasciano indietro una donna:” ogni lasciata è persa” dice un vecchio proverbio dei nuotatori!
È così continuiamo per più di un’ora e mezzo nel folto del Parco del Ticino piemontese.

Ad un certo punto passiamo sotto al ponte dell’autostrada, sotto a quello dell’alta velocità Mi-To e sul ponte della statale Novara-Magenta vediamo già da lontano Violante che ci sta aspettando per il cambio con Erica.
L’appuntamento in realtà non era lì ma una botta di culo non si nega a nessuno e così usciamo rapidamente dall’acqua per raggiungerla e ci troviamo ad attraversare la statale sotto gli occhi allucinati degli automobilisti: in muta, con maschere, pinne, boccaglio e palloncino, circondati da sciami di moscerini aggressivi.










Violante finge tranquillità ma in realtà è terrorizzata, ma bastano pochi minuti di nuotata per trasformare il terrore in un entusiasmo che non è passato ancora oggi dopo tre giorni!
Ci sono voluti anni per convincerla a venire a nuotare con me, adesso non vorrà più smettere.










Intanto il bosco fitto si dirada, i bordi del canale assolati si coprono di fiori bellissimi di ogni colore e sembra di essere contornati da aiuole.
Un ponte canale scolma dall’alto un getto d’acqua limpida e Violante passa ridendo sotto questa incredibile doccia.
Si continua tranquillamente, cercando di capire esattamente dove siamo, fino a quando una curva secca a gomito ci conferma che siamo quasi arrivati al traguardo.

Prima però un imprevisto: l’acqua è decisamente più alta dell’anno scorso e un pontecanale ci sbarra la strada, con un franco dal pelo dell’acqua di pochi centimetri; in un attimo bisogna decidere: ci si ferma a stento ma in tempo lungo la sponda, si sgonfiano i palloncini e si passa immergendosi sotto la superficie, ma Violante riemerge in anticipo e si becca una bella testata nel cemento della trave.

Ecco che arriviamo a Cassolnovo: il nostro Marius, il miglior ballerino di tango della Lomellina, ci sta aspettando, anche lui nel punto sbagliato, evidentemente perché la mia organizzazione, che io mi vanto sempre di poter definire “capillare”, fà acqua ma tant’è: siamo nuotatori!











Comunque pieno successo, arrivo in orario con un ritardo assolutamente accettabile, le rane sono cotte a puntino e la storia qui finisce come al solito con le gambe sotto al tavolo.
Cristina, la moglie di Matteo, è venuta pranzare con noi insieme ad altri quattro amici simpatici che hanno approfittato dell’attesa per fare il bagno in località Prati in una lanca bellissima del Ticino.











Così finisce la parte sportiva della giornata, già cominciamo a parlare della magnifica ISOLANDO, la traversata a nuoto da Pallanza a Baveno che ci aspetta la domenica successiva, e ricordiamo però anche le emozioni della NUOTATINA dell’anno scorso, che è rimasta scolpita indelebilmente nella nostra memoria, e l’orgoglio della NUOTATONA dal lago maggiore a Milano!
Evidentemente stiamo cominciando a invecchiare e ci stiamo trasformando piano piano in un gruppo di pensionati che vive dei ricordi, e noi siamo convinti che potremmo raccontare ai nostri nipoti delle cose eccezionali.

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