martedì 21 settembre 2010

NUOTATONA 2010 - Tappa 2 - Turbigo-Milano - kilometri 42

Se un uomo non è stupido impara!

È così dopo il disordine organizzativo della prima tappa per la tappa 2 dunque mi sono preparato puntigliosamente: innanzitutto la claque all'arrivo, ovvero preparare un allungo strepitoso fra ali di folla (femminile) plaudente a Milano.

Detto e fatto!

L'11 settembre c'è la STRANAVIGLI e i miei amici Gargaglione della Navigli Lombardi e Passetti della Canottieri San Cristoforo sono entusiasti di riceverci all'arrivo.

Costruisco un programma precisissimo, che controllo due volte con Google Earth, si al comandante Regis della Navigli Lombardi e a Raimondi nel Villoresi le velocità precise per ogni tratto di canale, ipotizzo le crescenti perdite di velocità per stanchezza e ricontrollo tutto da capo.

8 ore e 15 minuti di nuoto

15 minuti di break mattutino

60 minuti per la colazione

15 minuti per la merenda pomeridiana

sono i numeri impressionanti che mi trovo davanti alla fine dei miei calcoli!

La sindrome del “sono un pirla” non è ancora scomparso del tutto anche perché dopo tre giorni dalla non “felice” prima tappa avevo sofferto di accumulo di acido lattico, eliminato con una vigorosa “autodigitopressione” forse per puro culo.

Gli ultimi giorni prima della grande tappa li passo male, sono convinto che non riuscirò a dormire, continuo a ripensare il percorso che l'anno scorso avevo già superato però tranquillamente fino a Gaggiano, mentre quest'anno è molto più lungo.

Sono 42 km da turbigo a Milano, comincio a dirmi che riuscissi a arrivare al cartello di Milano al confine con Corsico, ovvero 6 km prima della fine del percorso fino alla darsena, sarebbe già un successo troppo grande.

Il tempo per fortuna è previsto bellissimo, l'acqua nel Lago Maggiore due giorni prima è a 21,2°, ovvero un poco freddina, ma accettabile.

In questa tappa oltre a Paolo da Cannobio e Big Luciano si schiera anche Pierpaolo Mezzanotte, uno dei tre eroici nuotatori della NUOTATONA 2009.

Pierpaolo per prudenza si compra una sottomuta e io invece mi dimentico di comperare la panciera che mi ero ripromesso anch'io di indossare sotto la muta.

Abbiamo trovato Nello Mugnano come canoista di appoggio e quindi noi quattro, Pierpaolo, il giovane tosto, Paolo da Cannobio, il toscano tosto, il sottoscritto, vecchietto tosto e Big Luciano, il tosto dei tosti, siamo pronti per partire.

Forse avete capito che cosa ci accomuna: siamo tosti!... e un po’ pirla aggiungerebbe il citato fratello.

L'accompagnatore Nello è un medico ma con faccia tosta ammette che nella trousse c'è solo il Camparino! Ce lo siamo meritato.

Sabato mattina appuntamento a Turbigo al ponte della Padregnana, ma Paolo rincoglionito dal sonno salta un'uscita della tangenziale e così si ripresenta lo spettro di una tappa in grave ritardo.

Invece no: riusciamo a recuperare e alle 9.45 ci tuffiamo riuscendo a fare accomodare Nello nella canoa senza rovesciare il Camparino.

Da Turbigo ormai è storia, ed entrerà nei racconti ai nostri nipoti quando ci chiederanno “nonno, come hai fatto a nuotare per 42 km?”

E noi pazienti racconteremo che un organizzatore che si considerava ormai un pirla aveva previsto tutto fin nei minimi dettagli, che la Vevè, gentile fata, ci aveva preparato dolcetti squisiti e tè magico rinforzante, che alla trattoria del Mago avevamo mangiato riso e patate senza neanche toglierci la muta, che la canoa andava a Camparino, che a Corsico il più fore di noi nuotava così veloce che era finito sopra un ponte e i più deboli si erano invece infilati intrugli energetici in ogni posto!!

Che alla fine di una giornata da leoni eravamo arrivati in una grande città e le automobili si erano (in realtà eravamo in zona pedonale) per veder passare i quattro coraggiosi.

E fosse racconteremo ai nipoti che quella è stata la prima volta in cui abbiamo nuotato nella MARATONA, che poi abbiamo percorso tante altre volte, Big Luciano addirittura con un braccio solo per far vedere come è forte, io chi lo sa se ce la farò una seconda volta, ma Paolo sì e Pierpaolo sicuramente e tanti altri giovani che la faranno negli anni prossimi.

Perché il Naviglio è bellissimo, pieno di pesci di piante e di belle ragazze che ti applaudono quando arrivi.

Comunque, per concludere, noi quattro siamo paurosamente orgogliosi di quello che abbiamo fatto quel giorno: 8 ore e 15 minuti di nuotata!

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